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    vicino al Duomo di Acireale

  • La casa si trova nel cuore
    del centro storico di Acireale

  • Casa Vacanze vicino a Piazza Duomo (Acireale)

ACIREALE

Su di un terrazzo di origine vulcanica, noto con il nome di “La Timpa”, si erge la graziosa città di Acireale, nome che deriva dalla mitologia greca, dal mito dell’idillio dolce e sfortunato di un pastorello chiamato Aci e della sua tanto amata Galatea. Rinomata per i suoi “100 campanili”, la città conta ben 52.792 abitanti. A metà della costa Ionica siciliana, dista soltanto 15 km  dalla storica Catania. Nota in particolar modo per il suo Carnevale e per il Barocco gode di un’ottima posizione strategica. A pochi chilometri di distanza dal vulcano più alto d’Europa, comprende nella sua area diversi caratteristici borghi marinari, tra cui Santa Maria la Scala e Capo Mulini. Il cuore della città è la piazza del Duomo con la sua splendida Cattedrale  dedicata all’Annunziata e a Santa Venera, la patrona, la seicentesca Basilica dei Ss. Pietro e Paolo, il Palazzo Comunale o Loggia Giuratoria di stampo barocco, al cui interno vi è un’esposizione di divise militari d’epoca. Di fronte al Duomo, la via Cavour, da cui, percorrendola si giunge in Piazza San Domenico con l’omonima chiesa ed il Palazzo Musumeci, ulteriore esempio di arte barocca. Alla destra della Chiesa di San Domenico, la sede della storica Biblioteca e Pinacoteca Zelantea, eretta nel 1915 per conto dell’Accademia delle Scienze, Lettere e Belle Arti degli Zelanti. La Biblioteca è una delle più ricche della Sicilia, fu fondata nel 1671 e possiede circa 150 mila volumi ed opuscoli. Vi sono annessi l’Archivio storico comunale, che annovera documenti a partire dal 1450 e la biblioteca del poeta acese Lionardo Vigo. In una sala è possibile ammirare la lussuosa berlina del Senato acese, decorata con intagli lignei dorati e dipinti di Alessandro Vasta. In via Davì, il seicentesco Palazzo Modò con un balcone retto da meravigliose mensole. La Chiesa più importante di Acireale è la Basilica collegiata di San Sebastiano, dichiarata monumento nazionale. Realizzata nel ‘700, presenta una fastosa facciata barocca, al suo interno i preziosi affreschi di uno dei maggiori artisti siciliani, Pietro Paolo Vasta. Percorrendo il corso principale, ovvero il Corso Umberto, ci si imbatte nella verde piazzetta Garibaldi con il suo monumento ai Caduti per giungere alla splendida Villa Belvedere che regala un panorama mozzafiato verso il mare e l’Etna. Di notevole bellezza e degno di nota è il Presepe Settecentesco situato all’interno di una grotta lavica adiacente alla Chiesa di Santa Maria della Neve. E’ costituito da 35 figure umane aventi raffinate teste in cera e mani in legno,  realizzate a partire dal XVIII secolo, ed 8 animali risalenti agli inizi del Novecento. Acireale è anche rinomata per il teatro popolare dei pupi, riconosciuto dall’Unesco, patrimonio dell’Umanità. Infatti l’opera del maestro Turi Grasso, testimone della cultura polare siciliana,  continua a rappresentare la grande tradizione dei pupari acesi raccontandoci con enfasi le appassionanti gesta epiche dei cavalieri senza macchia e senza paura, che nella tradizione, combattono per la rivalsa storico-sociale del popolo siciliano. Acireale è anche e soprattutto conosciuta, per il suo Carnevale, che alla stregua del Carnevale di Viareggio e Venezia, regala ogni anno sfilate di carri allegorico – grotteschi, definiti vere e proprie opere d’arte. A tutto ciò fanno da contorno i coloratissimi abiti folk e le bande musicali. E poi, come da tradizione, le mostre dei carri in miniatura e le botteghe artigianali dove è possibile assistere alla lavorazione della protagonista indiscussa del Carnevale di Acireale, la cartapesta. Negli anni il Carnevale di Acireale è diventato un appuntamento imperdibile. E’ impossibile non rimanere affascinati dalla creatività e maestria dei carristi acesi che ogni anno fanno a gara tra loro per creare l’opera d’arte più bella. Due gli appuntamenti con il più bel Carnevale di Sicilia, uno invernale ed uno estivo.
Diversi i sentieri naturalistici percorribili nella Riserva Naturale denominata “La Timpa”, essenzialmente collina scoscesa, ricoperta interamente da una folta vegetazione, in alcuni tratti a strapiombo sul mare. Tre i percorsi ufficiali della Riserva: Le Chiazzette, Il vecchio tracciato ferroviario, il sentiero Acque Grandi. Tutti e tre i percorsi regalano panorami bellissimi, una macchia mediterranea rigogliosa ed un mare verde-azzurro stupendo. Inoltre lungo il percorso denominato “Le Chiazzette” è possibile ammirare l’antico baluardo normanno contro le incursioni dei pirati, la Fortezza del Tocco.

 

Percorsi Naturalistici di Acireale
La  riserva naturale  “Timpa” si estende per 6 km lungo la costa acese. Diversi sono i percorsi che offre, da percorrere in bici o a piedi, e congiunge la città al mare.


Il percorso delle Chiazzette – Spiaggia del mulino
Partendo dal Duomo di Acireale e percorrendo la via Romeo, antica via marina, arriviamo alla chiesa di S. Maria del Suffragio dove si prosegue verso il ponte che attraversa la ferrovia e la strada statale 114. Da qui inizia il percorso della piccola strada spagnola che, anticamente, rappresentava la via di collegamento tra Acireale e il pittoresco borgo marinaro di S. Maria la Scala. Alla fine della prima discesa incontriamo la Fortezza del tocco, antico luogo di vedetta contro i pirati. Continuando a scendere incrociamo diversi alberi di fichi, fichi d’india e un paesaggio mozzafiato che mostra la collina verde a picco sul mare . Lungo il sentiero si trova la cappella votiva dedicata al S.S Crocifisso della Buona Nuova, ormai abbandonato. Infine  nell’ultimo tornante , arrivati alla sbarra si può decidere di andare dritto o girare a destra in cui iniziano un serie di scalinate in pietra lavica circondato da un foltissimo agrumeto. Arrivati al mare di S. Maria la Scala svoltando a destra , è possibile arrivare alla spiaggia dei mulini, luogo particolare per le “cocole” , tipiche pietre che si trovano in parte lungo la costa acese. Caratteristica del borgo è la granita al limone o alle mandorle da gustare presso il  bar storico La Timpa di S. Maria La Scala, secondo l’antica ricetta tradizionale della titolare del bar ormai una donna anziana.


PERCORSO ACQUE DEL FERRO:
Anticamente denominata “dei cavalieri”, il percorso delle Acque del Ferro inizia con ingresso a S. Caterina – terme nuove vicino la rupe di San Guglielmo. Dal Belvedere si incontra un sentiero in via Acque del Ferro , che grazie a una ripida scalinata permette di arrivare alla spiaggia sassosa. Durante questo tragitto si può ammirare un antico carrubo immerso nella macchia mediterranea e ripercorrere la storia del nostro vulcano Etna attraverso una serie di colate laviche che caratterizzano la zona. Giunti alla spiaggetta rocciosa , si trova la sorgente Acque del Ferro , chiamata così, per il contenuto ferroso che possiede e dona alle rocce una colorazione rossastra.


PERCORSO ACQUEGRANDI
Ingresso da S.M. delle Grazie, di fronte l’omonima chiesa, si prosegue per la strada che consente di arrivare alla chiesa Nostra Signora dell’Aiuto , dopo circa 400 metri. A fianco a quest’ultima , si trova il sentiero in cui è possibile ammirare un’antica opera muraria  che funge da canale d’irrigazione. A circa 200 metri si incontra la bellissima veduta della “Timpa di Don Masi”. Procedendo verso il mare il percorso regala diversi punti di osservazione sia naturalistica che geologica come antiche lave e tufi basali. Durante il percorso possiamo trovare diverse specie di fauna come Poiana, Gheppio, Colombaccio e Occhiocotto. E flora come il sempre presente Fico d’india, il Carrubo, la Quercia e l’Euforbia arborea.  Infine, la discesa verso la spiaggia di Acquegrandi, caratterizzata da grosse “cocole” di differenti proporzioni.


PERCORSO PIETRA MONACA:
Ingresso da via Gangi o via Pennisi, attraversando il sotto passaggio della linea ferroviaria, si raggiunge la SS 114. Proseguendo in direzione rettilinea, si imbocca una stradina che scende per Via Pietra Monaca, e fiancheggia giardini e limoneti. Da qui si giunge ai rudimentali terrazzamenti e alla “Villa Lina”. Due i sentieri che incontriamo: il primo, senza via di sbocco regala un suggestivo panorama; il secondo, permette di arrivare alla spiaggia dove è possibile ammirare lo scoglio sul mare , rassomigliante una monaca distesa da cui prende il nome il percorso Pietra Monaca.


PERCORSO VECCHIA FERROVIA:
Percorrendo la SS 114in corrispondenza dell’ ingresso di Acireale, si procede  verso destra , la strada che consente di arrivare in direzione S. Tecla. A 300 m dal semaforo, inizia il sentiero in via Malascesa . Da qui si imbocca un’antica stradina che permette di raggiungere ,dopo brevi  ma ripidi tornanti, la vecchia ferrovia ormai dismessa, con tre tratti di galleria Durante  il percorso si incontrano diversi tipi di flora caratterizzate da Querce, Fichi d’india ed Euforbia, ed è possibile osservare in volo la Poiana , il Gheppio e Ghiandaia. Le varie gallerie sono di origine lavica. Ma quest’ultime lasciano ampio spazio a splendidi punti panoramici in cui si possono vedere La Timpa di S. Tecla , la costa jonica e diverse zone colme di agrumeti.

 

 

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Siamo in pieno Centro Storico di fronte all'incantevole Piazza Duomo